Madagascar.

 
 

Ho cercato di raccontare il Madagascar da un punto di vista più oggettivo possibile perché non sono state fotografate né realtà turistiche né delle cose che erano troppo tristi dell’Africa, anche se ci sono. Ho cercato di raccontare la vita quotidiana dei malgasci con tutte le loro sfaccettature umane, perché, poi, la cosa più bella del Madagascar è il rapporto che si viene a creare con questa popolazione. 

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Il Magadascar è la quarta isola più grande del mondo, e si trova nell’Oceano Indiano, al largo della costa orientale dell’Africa, a 400 km dalle coste del Mozambico. Ospita il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l’80% delle quali sono endemiche del Madagascar.

 
 
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Il significato più profondo di questo viaggio e della “mia missione” si è fatto chiaro sin da subito attraverso questi scatti: raccontare per far conoscere.

E la fotografia ha acquistato il suo significato
più bello, più utile e più nobile.

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-21° 43' 01" S 43° 19' 27" E

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Una delle più grandi sfide per un fotografo
è quella di fotografare uno sconosciuto.

Quando visito una località o una città lontana da casa spesso una delle cose che mi colpisce di più è proprio la diversità. Diversità culturale, linguistica, di costume e perché no, anche diversità etnica.

E cosa più dell’uomo può aiutarci
a sintetizzare tutto questo in un’immagine?

Se da una parte amo fotografare le persone, d’altra parte invece sono sempre combattuto
e anche un po’ spaventato dall’approccio che dovrei tenere.

Sarà una banalità, ma fotografare uno sconosciuto non è affatto come fotografare un paesaggio
o un monumento; questi ultimi non pensano, non si muovono e soprattutto non reagiscono.

Però è anche vero che fare un bel ritratto ad un estraneo
è una delle esperienze più gratificanti che si possano fare in fotografia.

✻ Nosy Iranja

CR3C+54 Ambalihabe, Madagascar

 
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A volte la miglior soluzione
per fotografare uno sconosciuto
è quella di “rubare” lo scatto.

Ovvero, vedo una persona che per qualche ragione stimola il mio interesse e cerco di realizzare una fotografia senza che questo se ne accorga.

Solitamente agisco come un morboso stalker: mi avvicino e cerco di capire quale sia il miglior punto di vista. Sempre di soppiatto preparo i giusti settaggi per la luce e aspetto il momento buono per avvicinare la macchina all’occhio e scattare fulmineamente.

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